“Bail-in”: sono queste due parole magiche le protagoniste del dibattito politico ed economico di questi giorni, brandite come minaccia da alcuni esponenti politici e ridimensionate dagli esperti bancari. Proviamo a capirci di più.
Per “bail-in” si intende il complesso delle pratiche di salvataggio dall’interno delle banche in situazione di crisi. In una situazione di difficoltà come quella attuale, infatti, l’Unione Europea è corsa ai ripari, puntando a istituire meccanismi che – oltre a prevenire la crisi del sistema bancario – risolvano rapidamente casi concreti che potrebbero verificarsi nel futuro prossimo. Nelle scorse settimane l’Italia ha recepito questa direttiva europea del 2014 (Direttiva 2014/59/UE) che appunto ha istituito il quadro di risanamento: approvato con il DDL n.1758 dal Senato è ora in sede consultiva alla Commissione Finanze della Camera.
La decisione di formulare una strategia pratica in caso di crisi è, chiaramente, legata alle vicissitudini più recenti, che hanno visto fallimenti bancari e tentativi di salvataggio da parte dei governi nazionali, che hanno di fatto indebolito l’intero sistema bancario europeo. Con un danno finale su tutti i contribuenti che si sono trovati addosso un debito pubblico più alto.
In estrema sintesi, anziché far pagare tutti i cittadini, si sceglie di ripartire il danno tra chi ha investito (e guadagnato) nella banca in crisi. Ripartizione, questa, che li trasforma in creditori (fino all’8% delle passività della banca) e li obbliga a contribuire, con un prelievo forzoso, secondo una stretta gerarchia: prima gli azionisti, poi gli obbligazionisti junior, gli obbligazionisti senior e – solo alla fine, è bene ricordarlo – i titolari di depositi oltre i 100.000 euro.
Già, la soglia di prelievo sui conti correnti resta sempre quella garantita dal Fondo interbancario di tutela dei depositi e non è vero, come molti politici hanno tuonato, che verranno toccati stipendi e pensioni dei cittadini.
Il bail-in sarà operativo formalmente il primo gennaio 2016.
Pubblicato da Vittoria Giannuzzi il 2 luglio 2015
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