L’informazione è la prima arma per difendersi. Proprio per questo Facile.it e Consumerismo.it hanno deciso di unire le proprie esperienze e forze dando vita al progetto Stop alle Truffe con l’obiettivo non solo di aiutare i consumatori a riconoscere gli episodi di frodi più comuni e dare loro gli strumenti utili per difendersi, ma anche quello di aiutare coloro che sono già finiti nella rete dei truffatori. Tutto questo grazie a diversi contenuti, dagli articoli di approfondimento ai video, dai podcast alle risposte alle domande più frequenti.
Gli italiani che hanno subito una truffa in ambito luce e gas nell’ultimo anno sono 4 milioni.
Il danno economico delle truffe in ambito luce e gas è di 1,2 miliardi di euro
I truffati in ambito luce e gas che non hanno denunciato la frode subita sono circa 2,3 milioni
Il web offre ai consumatori diverse opportunità per risparmiare sulle principali voci di spesa familiare, ma se non si fa attenzione si rischia di incorrere in qualche truffa. In queste videopillole potrai trovare i consigli degli esperti per riconoscere i campanelli di allarme ed evitare di cadere nella trappola dei frodatori. Dal POD al cambio fornitore, dalle tariffe dual fuel alla fine del mercato tutelato, scopri a cosa prestare attenzione quando si parla di bollette luce e gas.
Cambiare fornitore di luce e gas è gratuito e semplice, ma bisogna comunque stare attenti perché i truffatori potrebbero nascondersi non solo dietro uno schermo ma, in questo caso, anche dietro la porta. Ascolta il podcast di Facile.it e scopri quali sono i 5 consigli che possono fare la differenza.
Se qualcuno ti dovesse suonare il campanello senza un appuntamento chiedendoti di entrare, rifiuta decisamente. Non è questo il modo in cui operano le aziende del settore e, mai ed in nessun caso, i fornitori di luce o gas accettano che loro incaricati riscuotano denaro contante dai clienti durante appuntamenti a domicilio.
Prima di cliccare su qualunque link e fornire dati personali verifica che il mittente dell’email sia affidabile; i tentativi di “phishing”, ovvero di carpire dati sensibili in maniera illecita attraverso falsi messaggi di posta elettronica, sono molto diffusi anche nell’ambito delle offerte luce e gas. Può capitare che i malintenzionati si presentino tramite email (o anche SMS o APP di messaggistica) sotto falsa identità, spacciandosi per un operatore reale. In caso di dubbi, contatta direttamente il tuo fornitore (o quello per conto del quale sostengono di averti raggiunto) tramite i suoi canali ufficiali per verificare l’autenticità del messaggio e dell’offerta.
No. Solo il tuo fornitore può avvisarti di un eventuale aumento dei prezzi e, in tal caso, la comunicazione viene inviata tramite i propri canali ufficiali. Chiunque altro si presenti con questa scusa, non ha intenzioni serie.
Assolutamente no. Quando si è alle prese con queste proposte, il primo consiglio è quello di non farsi mai prendere dalla fretta. Qualunque proposta ti venga fatta, pretendi abbia la forma scritta di un contratto; contratto che ti deve essere inviato in modo tale che tu non solo possa analizzarlo con calma, ma anche ti dia gli strumenti per verificare, magari attraverso gli sportelli di aiuto dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) o le associazioni dei consumatori, tanto la correttezza delle informazioni rilasciate, quanto, ad esempio, che la società proponente sia autorizzata ad operare in Italia e regolarmente riconosciuta dall'autorità competente.
Se non sei sicuro dell’identità dell’interlocutore, prendi tempo e fai le opportune verifiche prima di sottoscrivere un eventuale contratto. Puoi contattare direttamente il fornitore, tramite i canali ufficiali riportati sul suo sito, oppure l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) attraverso uno dei canali indicati in questa pagina: https://www.arera.it/it/callcenter.htm o, ancora, un’associazione a difesa dei consumatori come Consumerismo (www.consumerismo.it). Per verificare l’elenco degli operatori autorizzati basta controllare la lista che ARERA ha pubblicato per la consultazione, divisa secondo vari parametri, a questo link: https://www.arera.it/ModuliDinamiciPortale/reportistica/compilaRicerca
Se non sei sicuro dell’offerta che hai ricevuto, contatta tu, attraverso i canali ufficiali, l’operatore da cui proviene l’offerta. Solo così potrai verificare l’autenticità della proposta.
Non sempre orientarsi tra le offerte luce e gas è semplice; se non ti senti tranquillo nell’affrontare da solo il cambio operatore, puoi farti aiutare da un consulente o da un’associazione di categoria: Facile.it e Consumerismo sono sempre a tua disposizione.
POD e PDR sono due codici alfanumerici, pubblicati in cima alle bollette, che identificano in modo univoco la tua fornitura luce (POD) e gas (PDR). Senza questi codici, nessuno può procedere ad un cambio di operatore e, quindi, è proprio questa la prima informazione che i malintenzionati cercano di carpire all'ignaro cliente. Se sei alla ricerca di un nuovo fornitore è normale che, in fase di preventivazione, vengano richiesti dati come il Comune di fornitura e i consumi effettuati; tuttavia, non è assolutamente consigliato divulgare il codice POD e/o PDR, se non per siglare un nuovo contratto. Se qualcuno si presenta come rappresentante dell'azienda che già ti fornisce l'energia, poi, non ha senso ti chieda di dargli il tuo codice POD e/o PDR, perché quel codice deve già conoscerlo. Nel momento in cui ti viene richiesta questa informazione in modo inappropriato, fai subito suonare il campanello di allarme e chiudi la conversazione.
Il contratto di utenza è valido solo e soltanto se esiste una tua doppia conferma; conferma che l’azienda è obbligata a chiedere e che tu puoi rilasciare sia in forma scritta sia tramite registrazione audio. Fai particolare attenzione, quindi, se ti chiamano da un call center che ti insospettisce, a non rispondere mai con monosillabi o frasi troppo semplici (Sì, No, Lo confermo) perché queste parole potrebbero essere registrate e “rimontate” ad hoc per simulare una tua approvazione al cambio di fornitore.
Non perderti d’animo, ci sono diversi modi per uscirne. Innanzitutto, puoi contattare chi ti ha fatto sottoscrivere il contratto; se si tratta di una semplice incomprensione e non di un atto in malafede, vedrai che si risolverà la situazione. Se, invece, hai modo di dimostrare che la firma sul contratto ti è stata estorta con l’inganno o non è la tua, puoi disconoscere il contratto inviando formale reclamo. In questo caso, non solo hai tutto il diritto di non pagare la bolletta, ma puoi anche sporgere denuncia alle autorità competenti (Polizia, Polizia Postale) e segnalare anche ad AGCM e ARERA pretendendo, inoltre, che il fornitore presso cui sei stato registrato ti riporti immediatamente nelle fila del precedente.
Puoi avvalervi del cosiddetto “diritto di ripensamento”, recedendo dal contratto senza alcuna penale o obbligo di dare motivazione della tua scelta. Attenzione, però, che in questi casi i tempi sono ben definiti: hai massimo 14 giorni che si contano dalla firma dell’accettazione della proposta, se si tratta di una vendita a domicilio, o dall’invio della conferma scritta o della registrazione della conferma vocale con ricezione dei codici di accesso al sito del venditore se la vendita è avvenuta tramite telefono o web.
No, il cambio fornitore è sempre gratuito e non comporta interruzione del servizio; se vi chiedono soldi, si tratta di una truffa.
La frode legata alle bollette di luce e gas può cominciare in modi, e attraverso canali molto diversi. Ci sono truffatori che tentano il primo approccio spedendo un messaggio di posta elettronica che chiede di inserire dati personali; ci sono altri malintenzionati che provano a carpire informazioni chiamandovi a casa o sul cellulare o, addirittura, frodatori che si presentano alla porta di casa suonandovi il campanello. In ognuno di questi casi, ricordatevi sempre che chi si interfaccia con voi deve qualificarsi in modo tale che voi possiate verificarne l'identità e l'effettiva appartenenza allo staff dell'azienda per la quale dice di contattarvi.
A meno che tu non abbia coscientemente cambiato fornitore, no, non lo è. Se nella tua bolletta appaiono diciture come “cessazione contratto” o altre voci che ti insospettiscono, contatta subito il fornitore e, se il caso, sia l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato sia l’ARERA. Può capitare di cadere in trappola, di aver cioè cambiato operatore, senza accorgersene. Voci insolite come, appunto, “cessazione contratto”, dovrebbero far scattare il campanello d’allarme.
Se sei vittima di un raggiro, non vergognartene e segnala l’accaduto alla Polizia Postale, l’organo di competenza in caso di truffe informatiche e digitali, o presso un qualunque commissariato di Polizia nel caso di truffe porta a porta o telefoniche. Di seguito trovi tutti i contatti utili per denunciare la frode subita.
Per denunciare una truffa online vista il sito sito ufficiale della polizia postale cliccando qui: www.commissariatodips.it/