24 gen 2019 | 2 min di lettura | Pubblicato da Raffaele D.
Diverse sono le novità introdotte dal Decreto Sicurezza in materia di auto che circolano in Italia con targa estera al solo scopo di eludere tutta una serie di costi e adempimenti obbligatori. Costi a cui devono invece sottostare tutti gli autoveicoli con normale targa italiana. Il Decreto Sicurezza del Governo Conte contiene infatti un norma che ha apportato alcune modifiche agli articoli 93 e 132 del Codice della Strada.
Il Decreto vieta in pratica, a chi ha stabilito la residenza in Italia da oltre 60 giorni, di circolare con una vettura immatricolata all'estero.Il provvedimento si è reso necessario per fermare un fenomeno in costante aumento, soprattutto nelle grandi città: quello delle persone residenti in Italia che circolavano a bordo di un'auto con targa straniera, sfruttando, non sempre lecitamente, tutti i vantaggi del caso. Con il limite precedente, che era di un anno, queste vetture potevano circolare per 365 giorni (ma molti automobilisti disonesti si arrogavano il diritto di estendere questo periodo all'infinito, o quasi) senza bollo auto, senza assicurazione auto e senza il rischio di incorrere nell'occhio vigile di una telecamera in caso di transito nelle zone Ztl.
Ma adesso con il limite portato a 60 giorni cambia tutto: un veicolo immatricolato all'estero va infatti regolarizzato, per la corretta circolazione sul territorio italiano, entro e non oltre 2 mesi dal suo ingresso nel nostro Paese. La sanzione per chi non si adegua, che prima era piuttosto modesta, è stata portata a un importo notevole che può variare da 712 a 2.848 euro, più il divieto di circolazione per il mezzo. Oltre a pagare la multa il conducente ha 180 giorni di tempo per mettersi in regola, immatricolando l'auto in Italia o riportandola nella nazione di provenienza (non c'è differenza tra paesi UE ed extra UE) con un foglio di via provvisorio. Senza questo necessario adempimento si procede alla confisca del mezzo.
Quindi nessuna auto con targa estera può più circolare in Italia? Non è proprio così: a parte i turisti stranieri che viaggiano sulle nostre strade solo per pochi giorni o settimane, e potranno naturalmente continuare a farlo, l'unico modo per circolare in Italia con una targa straniera oltre i 60 giorni consiste nel guidare un'auto in leasing o con noleggio senza conducente, ma solo in presenza di un rapporto di lavoro con la ditta che ha concesso l’auto in affitto, e che si possa dimostrarlo seduta stante esibendo il relativo contratto. Altrimenti scatta una multa da 250 a 1000 euro. Meglio perciò non dimenticarlo.
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