14 ott 2022 | Pubblicato da Marco B.
Cosa pensano gli italiani delle auto elettriche?
A quanto pare il 45% degli italiani sostiene che comprerà un veicolo elettrico (EV).
A rivelarlo è il nuovo report svolto da EY EV Country Readiness Index sui principali mercati automobilistici mondiali.
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L'analisi classifica i 14 principali mercati automobilistici mondiali nel campo della mobilità a trazione elettrica.
Lo fa esaminando tre aspetti principali:
I primi quattro Paesi sono Cina (a causa dell'enorme assorbimento della domanda e delle rigide normative), Svezia, Germania e Regno Unito.
E l'Italia? È al 12° posto (seguita in coda da Giappone, Canada e India, all’ultima posizione): "Nonostante abbia la percentuale più alta di intervistati che cercano di acquistare un veicolo elettrico (73%), appare in ritardo rispetto ai suoi vicini europei. Ciò è in gran parte dovuto alla mancanza di infrastrutture e di un ecosistema energetico che ha bisogno di miglioramenti", si legge nella nota-stampa di EY.
Nonostante questo, appena il 24% degli intervistati in Italia considera la difficoltà della ricarica un limite per il passaggio all’elettrico (un dato inferiore rispetto a quella di altri Stati).
C'è anche una carenza italiana sul fronte delle norme degli incentivi, nonostante siano stati fatti vari passi avanti.
Per quel che riguarda la produzione di EV, "si stima che nel periodo 2022-2026, a fronte di una quota del 66% di veicoli elettrici che verranno lanciati sul mercato italiano, solamente il 18% di questi verrà prodotto nel territorio nazionale".
Dunque, sono parecchi gli elementi che rendono l'Italia così lontana dagli Stati ai primi posti, nei quali c'è un apparato industriale già molto progredito nella conversione all’elettrico, oltre a una solidità sul fronte del mercato e delle infrastrutture di sostegno a questo tipo di mobilità.
Giovanni Passalacqua, partner e automotive consulting leader di EY in Italia, sostiene che l'indagine "fotografa un Paese che, nonostante le sfide che sta affrontando, sostiene lo sviluppo dell'e-mobility grazie a una serie di iniziative recentemente intraprese e può contare sull’impegno di tutto il settore nel rispondere ai bisogni del consumatore".
"Tuttavia", aggiunge Passalacqua, "il caro energia e la spinta inflazionistica, potrebbero frenare lo sviluppo del mercato. Per sostenere e accelerare lo sviluppo del settore nel medio-lungo termine sarà fondamentale la semplificazione normativa, oltre a far convergere incentivi e interventi di investimento pubblico con iniziative industriali esistenti e future sul territorio".
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