Pratiche online: la pandemia ha rafforzato i servizi di PA e sanità

Come è cambiato l’utilizzo di internet durante la pandemia

• Secondo un'analisi di Comscore, ogni mese quasi 41 milioni di italiani si connettono alla rete, si tratta di circa il 75% della popolazione sopra i 18 anni. Rispetto al 2019 il dato evidenzia un aumento del 6%; tale crescita naturalmente è da imputarsi alla pandemia da Covid-19, tuttavia l’Italia non si avvicina ancora ai paesi più digitalizzati, come il Regno Unito o gli Stati Uniti, per quanto riguarda l’utilizzo di strumenti digitali.
• Sono aumentati i click sui portali di diverse categorie: quella Government vede una crescita del 53%, la Education arriva a quasi il 50%, mentre per l’Health ci si ferma al +29%. I picchi rilevati riguardo l’utilizzo di internet coincidono con i vari lockdown imposti dal Governo per arginare la pandemia, in cui si registra un vero boom di utilizzo dei servizi sanitari online e della Pubblica Amministrazione.
• L'impatto dell’utilizzo di internet per usufruire dei servizi di pubblica utilità è stato maggiore sulle generazioni più mature: mediamente gli italiani sono online per oltre due ore e mezza, un dato in linea con il 2020, ma in netto aumento rispetto al 2019. Gli utenti di fascia compresa fra 18 e 24 anni superano ampiamente le tre ore al giorno, mentre gli over 45 si fermano a circa due ore e 25 minuti.
• Segnaliamo infine la nascita di un nuovo fenomeno che riguarda principalmente i giovani: si parla di appification, ossia il passare molto tempo utilizzando le App. Le principali App presenti sul mercato italiano rappresentano da sole quasi il 60% del tempo totale speso su internet, fra queste troviamo: Meta-Facebook, Google e Amazon.

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