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L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni rivede i prezzi praticati da Telecom Italia agli altri operatori per l’accesso ai servizi di connettività su rete in rame, portando il prezzo dell’ultimo miglio dagli attuali 9,28 euro a 8,68 euro, con un calo di circa il -6,5%. Una decisione, quella dell’Authority guidata da Angelo Marcello Cardani, che sarà soggetta al vaglio della Commissione Europea, anche se non mancano già le polemiche.
Nonostante l’evolversi delle tecnologie ADSL e dei processi ad esse legate (unbundling del local loop - ULL, bitstream - BS e wholesale), erano anni che l’AGCOM non metteva mano ai prezzi all’ingrosso di Telecom Italia, con riflesso diretto su quelli praticati dagli operatori alla clientela finale. La decisione arriva alla vigilia del preannunciato scorporo della rete da parte di Telecom Italia (Equivalence of Input) e intende incentivare la concorrenza sull’offerta 2013 e facilitare l’accesso agli armadi di strada, in previsione del passaggio alle reti di nuova generazione, rame + fibra ottica, per le quali è previsto un nuovo procedimento specifico per il triennio 2014-2016.
Come accennato, la decisione dell’AGCOM è già stata oggetto di accese critiche all’interno degli ambienti Telecom Italia, in particolare degli azionisti, tanto che si parla di possibili rinvii sull’atteso scorporo della rete in caso di parere positivo da parte della Commissione Europea, peraltro considerato alla stregua di una formalità nel quadro delle nuove “Raccomandazione in materia di non discriminazione e contabilità dei costi”.
Che cosa ha motivato la decisione dell’AGCOM nella definizione dei nuovi prezzi 2013? Le considerazioni dell’Authority guidata da Cardani sono di natura tecnica ed economica, in quanto riflettono la nuova realtà venutasi a creare con l’introduzione dell’orientamento al costo in luogo del retail minus per il bitstream e la diminuzione del costi di manutenzione correttiva per l’ULL. Tutti i canoni mensili dei servizi wholesale sono dunque soggetti a revisione: da 19,50 a 15,14 euro per il bitstream, da 9,28 a 8,68 per l’ULL, da 11,70 a 11,14 euro per il WLR.
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